domenica 12 ottobre 2008

BROTHERS&SISTERS E' TORNATO! LA NUOVA STAGIONE, LA FAMIGLIA E HEGEL

Il 28 settembre la Abc ha trasmesso la prima puntata della 3a stagione di Brothers and Sisters. I Walker e la loro miscela esplosiva di segreti sono tornati! E io non vedevo l'ora.


Quello che mi a fatto innamorare di questo telefilm è il mix ben bilaciato tra serietà e frivolezza, tra una trama da soap (segreti, appunto, amori e affari) e la riflessione su temi importanti ed attuali, sostenuta attraverso il ritratto di una famiglia molto unita nelle sue diversità.
C'è poi tutto il corollario tipico dei telefilm americani, che ormai sono sempre più spesso prodotti di grande qualità e innovazione (molto più dei film), sia dal punto di vista tecnico che contenutistico. Personaggi ben caratterizzati, mai banali e molto diversi l'uno dall'altro, cast stellare (soprattutto quello femminile con Sally Field e Calista Flockhart in testa, ma anche Rachel Griffiths, da Six feet under, per cui ho una specie di adorazione), tematiche importanti, che spaziano dalle nuove forme familiari, all'infertilità, alla droga e alla guerra, tutto questo rende lo show godibile e stimolante insieme.

Durante il lancio pubblicitarioera stata posta una grande enfasi sul contenuto politico della serie, sulla contrapposizione tra repubblicani e democratici in seno alla famiglia. Tutto sommato questo è l'elemento più debole. Nella prima stagione ha avuto una certa importanza, trovando espressione nel combattuto rapporto tra la matriarca Nora, democratica, e la figlia Kitty, repubblicana, soprattutto in relazione alla decisione del figlio più piccolo, Justin, di arruolarsi e partire per l'Iraq. Qusto tema è stato via via abbandonato dagli sceneggatori, nella seconda stagione, l'elemento pubblico si concretizzava nella corsa per la candidatura alle presidenziali del senaore Robert McCallister, marito di Kitty, ma ormai non provoca alcun tipo di scontro in famiglia e verso la fine la storia della coppia comincia a concentrarsi sul desiderio di aternità frustrato di Kitty, lasciando il contenuto politico dello show a zero.

Sicuramente la tematica centrale è la famiglia, che viene approfondita e sviscerata, con alla base una teoria organica di nuovo modello familiare in grado di integrarsi con la società contemporanea senza sembrare anacronistico. Lo spettacolo mostra che le nuove forme familiari, da alcuni considerate un'aberrazione contemporanea, una distorsione della famiglia nucleare nata nell'800 con la borghesia, possano integrarsi in modo efficace all'interno di una forma di famiglia ancora più arcaica, una forma di famiglia allargata tipica della società contadina, in cui i figli rimangono in casa anche dopo essersi sposati, rimangono per l'appunto fratelli e sorelle e solo in un secondo momento, mariti, mogli, madri, padri o fidanzati.
I temi di attualità affrontati sono tanti: il tradimento, figli naturali e paternità, l'inseminazione artificiale, l'adozione, l'omosessualità, il divorzio, madri singol e lavoratrici, la droga sono solo i principali, quelli che ricorrono più spesso. Eppure il modello proposto è arcaico. Io trovo questa distonia di fondo affascinante.
Di fatto, i Walker non vanno d'accordo, ma nei momenti di difficoltà vera, si appoggiano incondizionatamente. Questo appoggio cieco è determinato da un concetto di famiglia intesa in senso olistico, per cui il valore del gruppo è superiore a quello della semplice somma dei singoli componenti. La famiglia si presenta come un'entità trascendentale, i Wolker esistono a prescindere dall'esistenza dei singoli membri, ciascuno di loro sente di appartenere a un'entità superiore, cui è dovuto un certo grado di fedeltà. Questo ha due conseguenze fondamentali, una positiva, l'altra meno. Cominciamo da quella negativa, perché ci piace fare i guasta feste... Ha un nome complicato ed è stata inventata da un sociologo Edward C. Banfield, ovvero familismo amorale, in due parole è quel fenomeno, tipico della struttura familiare contadina, per cui se scopri che tuo fratello ha ucciso un uomo non lo denunci, perché è tuo fratello. La famiglia si identifica come valore supremo, al di sopra dello Stato, della legalità o della giustizia. Quella positiva, ovviamente enfatizzata dal telefilm, è invece l'estrema tolleranza che potenzialmente una simile organizzazione può riservare ai suoi membri (ci tengo a sottolineare il potenzialmete, non sto sostenendo che queste famiglie quando erano diffuse erano tolleranti). La famiglia nucleare è formata, per definizione, da mamma, papà e figli. Non sono ammesse variazioni sul tema, al massimo i figli possono non esserci. Nella famiglia allargata il legame è un legame di appartenenza, per lo più basato sul sangue, ma non necessariamente (vedi il personaggio di Rebecca), per cui i suoi membri non sono tenuti a rispettare particolari codici di comportamento, per essere ammessi a farne parte. Nessuno viene rifiutato, tutti gli atti compiuti sono compresi o perdonati a seconda dei casi. Di fatto, i Wolker sono una reinterpratazione moderna di un modello familiare arcaico, in cui paradossalmente all'oppressione che lo caratterizzava, poiché rimaneva sotto la guida egemonica del capofamiglia, si sostituisce una nuova forma di libertà, che non sfocia nell'isolamento e nelle restrizioni tipiche della famiglia nucleare.
Il discorso può essere interpretato anche secondo la tradizionale triade della dialettica hegeliana. La famiglia tradizionale (quella contadina) è la tesi e fa perno sul concetto di appartenenza, l'antitesi è la famiglia nucleare, che contrappone all'appartenenza il concetto di autonomia e indipendenza, avendo però una definizione molto precisa e limitata. I Wolker sono infine la sintesi, in cui il concetto di autonomia viene superato e reinglobato, coniugato con quello iniziale di appartenenza.

La prima puntata di questa nuova stagione è spumeggiante. I nodi creati nelle ultime puntate della seconda stagione (che sono state un po' frettolose, risentendo sicuramento dello sciopero degli seneggiatori) vengono al pettine e ci regalano un paio di scene corali che sono sicuramente la cosa più bella di questo telefilm.



Il titolo Glass Houses fa riferimento alla villa a Laguna prestata a Kevin dal suo capo, favore di solito concesso ai futuri soci dello studio legale, in cui la famiglia Wolker si trova a passare il week end. E' anche metafora di quel che succede. I castelli di bugie che questa famiglia costruisce, in parte per pusillanimità in parte per proteggersi l'un l'altro, e che finiscono immancabilmente per essere scoperti, per crollare in modo disastroso. Tutti arrivano a Laguna nascondendo qualcosa e tutti verranno scoperti.

Per ulteriori informazioni sul telefilm prova a visitare:
  • il sito ufficiale della Abc, trovi cenni sui contenuti e soprattutto notizie aggiornatissime sulla messa in onda americana;
  • la voce di wikipedia, in inglese (molto più completo) o in italiano;
  • sul sitoIMDb, dove trovi tutti i dati tecnici a cui puoi essere interessato e le recensioni degli utenti;
  • Serialmente, ottimo sito italiano sui telefilm in lingua inglese, recensiti in contemporanea con la trasmissione in patria (U.S.A. o U.K.).
Per vedere le puntate in contemporanea con gli stati uniti:
  • sul sito Mininova vengono caricate tutte le nuove puntate man mano che vengono trasmesse (in genere tra lunedì sera e martedì mattina);
  • per i sottotitoli (in inglese) cercali su OpenSubtitle (sono un po' più lenti rispetto ai file video e meno regolari come pubblicazione).

Nessun commento: