martedì 23 settembre 2008

OZ - Tobias Beecher e Christopher Keller

Sul mio canale di YouTube sto caricando l'intera story-line della relazione Beecher/Keller, del telefilm "OZ", prodotto e trasmesso dalla HBO un po' di anni orsono.

Per chi non conoscesse il telefilm si tratta di un prodotto di alta qualità dai contenuti molto duri, in uno stile tipico dell'emittente, che è stata artefice, negli anni '90 di una vera e propria rinascita dei telefilm. La "rivoluzione" è partita da telefilm come "Sex and the city", prodotti intelligenti e spregiudicati, in cui viene affrontata un ampia varietà di temi importanti e si sperimentano nuove strutture narrative che superino i tradizioneli confini tra sit-com e drama, creando telefilm dall'animo ibrido, in cui la serialità costituisce uno straordinaria ricchezza che permette di approfondire personaggi e situazioni, offrendo interpretazioni della realtà complesse.

Ma torniamo al nostro telefilm. Oz è ambientato in un carcere di massima sicurezza, in particolare nell'unità sperimentale di 'Em City, che sta per "città di smeraldo", quella del mago di Oz. E così come nel racconto è un'illusione: l'unità sperimentale il cui direttore Tim McManus cerca di recuperare i prigionieri e non solo di punirli si presenta bella, luminosa e pulita. C'è un vero e proprio contrasto visivo tra questa e l'unità B (unica unità tradizionale che compare nella serie). I prigionieri devono lavorare, hanno più libertà. Ma sotto questa bella facciata è un covo di violenza, gratuita o finalizzata alla gestione dei traffici criminali, soprattutto di droga. La redenzione è impossibile. Tutti saranno sempre e comunque prigionieri di qualcosa, o di sé stessi, o della vita che facevano e dell gang che hanno frequentato tutta la vita, delle proprie dipendenze, del ruolo loro affidato. L'unico personaggio che riesce a cambiare e non viene per questo ucciso è Ryan O'Reily, ma perde comunque tutto.
anche l'amore è rappresentato con desolazione. E' un sentimento estremo, travolgente e provato da persone senza freni inibitori è distruttivo, come qualsiasi altra pulsione o istinto che prenda forma a Oz. Le due storie d'amore principali sono quelle tra Tobias Beecher e Chritopher Keller e tra O'Reily e la Dottoressa Gloria Nathan. Entrambe portano con sé un corollario di morte e distruzione.

Nello specifico la story-line che potrete vedere è quella che coinvolge due prigionieri totalmente diversi. Inizia a metà della seconda stagione e continua per tutto il resto della serie, concludendosi, in modo tragico nell'ultima puntata della sesta stagione. Da un lato abbia Beecher, un avvocato che è stato condannato per aver investito una bambina ubriaca, mentre guidava ubriaco. Ha una personalità debole e incline alle dipendenze, ma è comunque uno dei pochi personaggi del telefilm (tra i carcerati) a cui lo spettatore può relazionarsi, ha un senso morale, conserva un'umanità, cosa che però non gli impedisce di fare atti terribili. La frase che meglio descrive la sua parabola la pronuncia lui stesso nell'episodio 9 della 4 stagione, parlando di sé a una produttrice televisia: - Non sono più l'uomo che ero. O forse sono l'uomo che sono sempre stato, ma non sapevo di essere.
Keller d'altro canto è un sociopatico, una persona per cui uccidere e stringere la mano a una persona è la stessa cosa. E' impressionante la facilità con cui commette atti di violenza, con cui gli accetta e con cui li fa sembrare accettabili. In realtà non sono mai gratuiti, ma ciò non toglie che uccidere sia sempre e comunque sbagliato nel mondo esterno. A Oz non è così e man mano si guarda il telefilm si entra nell'ottica. Ma Keller non è solo un pazzo, è un personaggio estremamente affascinante, che flirta con tutte/i, che si propone con la stessa facilità e non curanza con cui uccide.
I sentimenti che provano l'uno per l'altro sono sinceri, è amore. Ma l'amore che queste persone possono provare è distorto e dannoso. Beecher dipene da esso, così come prima dipendeva dall'alcool o dall'eroina. Keller vuole il suo amato, non vuole il suo bene, ma vuole lui. Costi quel che costi, anche la felicità del suo oggetto del desiderio (ha la maturità e l'altruismo di un bambino in età prescolare).

Giudizio complessivo: pessimista, ma potente.



3 commenti:

Fictionvipfactory Ltr ha detto...

Ciao :-) complimenti per il lavoro che stai facendo su You Tube, grazie al quale ho apprezzato la storia di B&K, che adoro e che mi ha portata ad acquistare la serie, tranne la prima stagione. Mi sta arrivando via Ebay la quarta e non vedo l'ora di seguire tutto nel dettaglio. Apprezzo molto C. Meloni, che credo essere un attore dal talento sconvolgente, ma anche una persona un po' al di fuori dagli schemi nella vita di tutti i giorni, anche se la sua famigliola felice, sotto al patio della bella casa sul lago, dove fa sci d'acqua, sembra lo spot del mulino bianco ;-) Tanti auguri e continua cosi' :-D mery :-D

Anonimo ha detto...

Chris si accusa e rischia la morte fino all'ultima puntata dove per amore si suicida,ogni azione che compie e per il bene del suo amato,anche la più bieca,e persino da morto.
ha sempre protetto il suo Toby,anche quando Toby si fa distruggere la famiglia da un consiglio di Hamed e Chris lo mette in guardia dicendo di non rintracciare il figlio di Vern,fino a farrientrare Toby carcere per far fuori tutti i suoi possibili persecutori (Ariani) e permetterle una vita serena.
Bambino egoista o amore incondizzionato

Anonimo ha detto...

P.S.
Scusate gli errori di scrittura
e grande Cristopher Meloni anche in Law & Order special victims