sabato 1 novembre 2008

GRAZIE TRENITALIA...Diario personale, puntiglioso e puntuale di una pendolare settimanale incazzata

Venerdì, 31 ottobre 2008


Sono a casa, guardo l'orologio e segna le 14.50. Indosso l'impermeabile prendo borsa e trolley in una mano e l'ombrello nell'altra. Fuori diluvia.
Mi avvio a piedi verso la stazione, arranco sotto l'acqua ricordando i bei tempi in cui a Lambrate ci arrivavo a bordo del 33... (grazie anche a te Atm...)
Arrivo in stazione, compro il biglietto e attraverso il sottopassaggio, fino al caro vecchio binario 5. Lì mi viene un'idea geniale: salgo sulla banchina e mi sposto fino al margine della pensilina che riparava i poveri passeggeri dall'acquazone.
Sul cartellone sono segnati 5' di ritardo, ma non mi importa, in cuor mio sto già gongolando all'idea del mio viaggio da seduta. Infatti, non appena sento l'annuncio dell'arrivo del treno, mi sposto sotto l'acqua, dove non c'è nessuno. Sarò la prima a salire e mi siederò, sono sempre più contenta.
Poi vedo il treno che si avvicina e più si appropinqua più un dubbio mi assale, le carrozze sono quelle deitreni regionali, a due piani, strette, scomode, ma spt con molti più posti per vagone. Il che non significa più posti per tutti, ma semplicemente TRENO PIU' CORTO! e mentre ralizzo questo il treno mi supera, comincio a correre, arrivi alla carrozza di coda, chiusa. la supero e c'è la prima classe e finalmente un impestatissimo vagone di seconda, in cui non c'è un buco...
Morale tutto il viaggio in piedi bagnata e stravolta...

In stazione ciliegina sulla torta: nell'aprire l'ombrello questo si rompe e mi taglia la mano, sanguino un casiono e sul momento non so che fare. Una signora sulla sessantina, che sta parlando al cellulare, mi fissa e sorride, poi mi chiede si mi fa male, io rispondo di sì convinta che mi arebbe aiutato (se non altro con la valigia) e invece se ne va con il suo bl sorriso stampato in faccia! Stronza!

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